C’è stato un momento, tra quelle aule colme di voci giovani, in cui il silenzio ha parlato più forte di mille parole: quello in cui i ragazzi della scuola media Santarella di Corato, due per classe, hanno attraversato corridoi e cortile con le braccia cariche di generi alimentari, raccolti con amore insieme alle loro famiglie.
Noi volontari Caritas, insieme a Don Gino, siamo stati accolti con una cura che ha il sapore dell’attenzione vera, quella che non si insegna sui libri ma si coltiva, tra valori trasmessi e gesti vissuti.
I pacchi erano pesanti, ma nessuno se ne è lamentato. C’era anzi gioia nel fare, forza nel donare. È stato commovente assistere a questa piccola processione di bene, a questo concreto abbraccio ai più fragili della nostra zona.
Poi, nel silenzio raccolto della conferenza, abbiamo provato a seminare: parole, esperienze, visioni. Con la speranza che da qualche parte, anche solo in uno di loro, sia nata una scintilla.
Ministrare, non ministrari. È questa la strada più bella, quella che ci rende umani davvero.


